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Dott.ssa Silvia Polin

Psicologa-Psicoterapeuta
Iscrizione Albo Lombardia n. 7944

Psicologia Forense

l’interazione tra due scienze del comportamento umano

Di cosa si occupa lo psicologo consulente in ambito forense?
Il Sistema Giustizia può avere la necessità di avvalersi del sapere clinico dello psicologo o dello psichiatra per affrontare certe questioni in ambito giudiziale.
Lo Psicologo che si trova a lavorare in ambito giuridico è chiamato a svolgere prestazioni professionali altamente qualificate e specifiche.
La Psicologia Giuridica o Forense è un ambito multidisciplinare di “confine” fra il sapere clinico-psicologico e quello giuridico e consiste nel contributo di conoscenze e strumenti che la psicologia può dare al Diritto, trovando una molteplicità di campi di intervento in ambito sia Civile, sia Penale.
L’obiettivo di una Consulenza Tecnico-Psicologica in ambito giudiziario è di offrire agli esperti Giuristi le informazioni e le conoscenze sul funzionamento personologico e sui processi psicologici dei soggetti coinvolti in questioni di rilievo giuridico, in modo da agevolare l’Autorità Giudiziaria nel processo decisionale relativo alle disposizioni ed alle sentenze da applicare.
Il Consulente Psicologo Forense nel rispetto di precise linee guida deontologiche, si interfaccia con diverse figure professionali, venendo incaricato dal Tribunale in qualità di CTU o di Perito (rispettivamente in ambito civile e in ambito penale) dovendo accertare quanto richiesto dal quesito del Magistrato; in altre situazioni il clinico forense può essere nominato dall’Avvocato per tutelare gli interessi di parte andando a ricoprire il ruolo di CTP (in ambito penale o civile).

La dott.ssa Silvia Polin e la consulenza giuridica in ambito Civile

In qualità di Psicologa Forense svolgo la mia attività nelle consulenze giudiziali e stragiudiziali come Consulente di Parte in ambito Civile sia nel Diritto di Famiglia, sia nel Danno non patrimoniale applicando la mia competenza psicologica nel settore giuridico come integrazione del sapere clinico-psicodiagnostico perfezionato all’esperienza in materia della psicologia dell’età evolutiva, della valutazione delle capacità genitoriali, del funzionamento dinamico della personalità dell’adulto e delle procedure valutative relative all’accertamento del danno biologico di natura psichica.

Servizi

  1. Psicologia Forense della famiglia e minorile:

    CONSULENZA TECNICA PSICOLOGICA PER L’AFFIDAMENTO DEI MINORI

    in tutte quelle situazioni di separazione o divorzio di carattere conflittuale per cui è stato previsto un procedimento giudiziario.
  2. Psicologia Forense applicata al danno psichico alla persona:

    CONSULENZA TECNICA PSICOLOGICA PER L’ACCERTAMENTO DEL DANNO NON PATRIMONIALE

    relative all'accertamento dei postumi prodotti ad esempio da traumatismi gravi, da situazioni di mobbing, stalking, incidenti e/o lutti, menomazioni fisiche in cui la persona sviluppa un disagio psicologico ed esistenziale (danno biologico di natura psichica) risarcibile.
  3. Psicologia Forense nelle fasi stragiudiziali prima di entrare in causa

    PARERI EXTRA-GIUDIZIALI RICHIESTI DALL’AVVOCATO

    per esempio nei casi di Mobbing o di Danno Psichico alla persona in cui l’Avvocato prima di presentare il ricorso in Tribunale, richiede una valutazione specialistica per “negoziare” con l’Azienda o l’Ente Assicurativo nel tentativo di arrivare ad una intesa risarcitoria condivisa dalle parti.

Descrizione dettagliata dei servizi succitati

  1. SERVIZIO DI CONSULENZA TECNICA PSICOLOGICA PER L’AFFIDAMENTO DEI MINORI IN QUALITA’ DI CONSULENTE TECNICO DI PARTE

    Nell’ambito dei procedimenti giudiziali relative alle separazioni e divorzi conflittuali della coppia genitoriale e dell’affido/collocazione dei figli minori, utilizzo l’esperienza consolidata attraverso una formazione specialistica ed una pratica pluriennale in qualità di CTP (Consulente Tecnico di Parte). Il consulente di parte è nominato dall’Avvocato per assistere alle operazioni peritali nell’ambito della valutazione specialistica richiesta dal Giudice (espressa nel quesito) e da lui affidata al consulente tecnico d’ufficio (ausiliario del Giudice). Il CTU e i CTP daranno (nella loro diversità di ruolo) una lettura psicologica delle competenze e delle funzioni genitoriali suggerendo le condizioni di affidamento più tutelanti per il minore attraverso un’analisi ed una valutazione dei seguenti aspetti:
    • dinamiche familiari e di coppia
    • capacità genitoriali
    • relazione tra genitori e figli
    • condizioni psicologiche del minore
    • interventi psico-socio educativo sulla famiglia di origine del minore per aiutare i genitori a migliorare il loro funzionamento arrivando (se necessario) a richiedere la pianificazione di incontri facilitanti e protetti genitore-minore in Spazio Neutro.

      Il ruolo del CTP è di valutare la correttezza metodologica dell’indagine peritale a tutela del proprio cliente (ma sempre nel primario interesse del minore), offrendo il proprio supporto specialistico nella valutazione del materiale osservativo e testistico raccolto durate la valutazione, potendo presentare al CTU delle istanze e delle osservazioni nel rispetto del contradditorio e stilando una relazione di controdeduzione sui risultati della indagine tecnica in risposta all’elaborato del CTU al quesito del Giudice.

  2. SERVIZIO DI CONSULENZA TECNICA PSICOLOGICA PER L’ACCERTAMENTO DEL DANNO NON PATRIMONIALE

    (ovvero il danno non immediatamente quantificabile economicamente - previsto dall’art. 2059 del codice civile).

    Per poter parlare di un danno biologico di natura psichica (inteso come un danneggiamento e/o un pregiudizio alla salute e all’integrità psichica della persona) occorre identificare se la sintomatologia sviluppata dalla persona si configura come un disturbo diagnosticabile, implicante un’alterazione/compromissione del funzionamento e della qualità di vita. Questo disagio psichico per essere risarcibile deve essere insorto reattivamente ad uno o più eventi di natura traumatica o stressante che abbiano determinato (secondo un nesso causale da accertare) una lesione della salute psichica dell'individuo e la relativa psicopatologia classificabile secondo la nosografia dei manuali più condivisi nella comunità scientifica.
    L’accertamento della sussistenza del danno psichico è un processo delicato in cui lo psicologo forense deve valutare una serie di variabili tra cui:

    • Discriminare le situazioni di simulazione da quelli reali
    • Verificare che il disturbo psichico non sia preesistente (valutazione dell’eziopatogenesi delle alterazioni psichiche)
    • Accertare che il disturbo sia stato prodotto e sia conseguenza dell’evento illecito dannoso/lesivo e quindi correlato ad esso da un nesso di causalità valutabile secondo specifici criteri.
    A partire dal disagio diagnosticabile (secondo i manuali riconosciuti dalla comunità scientifica) e dall’accertamento del nesso causale (ovvero la correlazione tra evento pregiudizievole e il disagio manifestato in termini di causa o con-causa) si procede all’individuazione e/o stima di due tipi di danno:
    • temporaneo (corrispondente alla valutazione della menomazione dell’integrità psichica della persona nella fase di acuzie ovvero a breve distanza temporale dall’illecito);
    • permanente (ovvero il danno relativo alla stabilizzazione o alla cronicizzazione del disagio che persiste a distanza di tempo dall’accadimento e conclusione dell’evento lesivo. Il danno permanente nella sua persistenza può avere una percentuale inferiore al danno temporaneo in relazione alle fisiologica capacità adattiva e di recupero della persona).
    Questo complesso iter valutativo si traduce nella stesura della relativa relazione tecnica con individuazione della quantificazione del danno subìto attraverso l’utilizzo delle scale più diffuse di ponderazione e di misurazione della percentuale che verrà poi convertita dall’Avvocato (secondo precise tabelle) in un importo monetario risarcibile.

  3. PARERI EXTRA-GIUDIZIALI

    La Consulenza extra-giudiziale o stragiudiziale consiste in valutazioni specialistiche in ambito extraprocessuale finalizzate a documentare una situazione clinica per affrontare e risolvere delle controversie al di fuori dall'ambito giudiziario.